Nato a Milano il 12 agosto del 1944, Gabriele Basilico è stato uno dei più celebri fotografi italiani a livello internazionale. Studente presso il Politecnico di Milano, dove si è laureato architetto nel 1973, matura l’interesse per la fotografia realizzando i suoi primi reportage. Nel 1977, su incarico di Tomás Maldonado, documenta a Terni il Villaggio Matteotti. Esploratore del paesaggio urbano e fine osservatore delle città in trasformazione, l’anno successivo, su commissione dall’Istituto Nazionale di Urbanistica, avvia una delle sue più famose campagne fotografiche: Milano. Ritratti di fabbriche (1978-1980), un’acuta e irrepetibile riflessione sulla Milano post-industriale. Fotografo di architetture, meditativo e mai banale, nel 1984 è chiamato a contribuire al progetto DATAR, per documentare le complesse trasformazioni nel territorio francese. Dagli anni Ottanta, paesaggio, città e industria sono l’ambito privilegiato della sua ricerca artistica, non stupisce quindi l’impegno di Basilico dal 1982 al 1989 per AEM, per la quale realizza diversi servizi fotografici, alcuni a colori. Da allora, Basilico prosegue il suo originale percorso artistico e di ricerca, partecipando a numerose missioni fotografiche in Italia e all’estero, per comprendere la complessità delle aree urbane contemporanee. Nel confronto dialettico con le altre realtà internazionali, Milano diventa ancor più protagonista delle sue indagini e riflessioni, inevitabile luogo di partenza e di arrivo.